
Anche le più piccole scelte nella pianificazione e nella progettazione urbana possono salvaguardare l’ambiente. Ad esempio, la gran parte degli edifici in Italia e nel mondo è ricoperta da tetti scuri, che assorbono molto calore. Questa è la scelta migliore per i Paesi con un clima più freddo. Ma per quelli più caldi? In presenza di temperature più elevate, si potrebbero usare i tetti bianchi contro il riscaldamento globale e l’inquinamento atmosferico.
Quali sono i vantaggi dei tetti bianchi?
I benefici dei tetti bianchi provengono dall’effetto albedo, ovvero il potere riflettente di una superficie.
I materiali chiari, infatti, riflettono il calore e non lo assorbono. Per questo motivo i piani inferiori non si surriscaldano e risulta più facile mantenere basse le temperature degli ambienti interni, consumando meno energia per la climatizzazione.
Ciò comporterebbe non solo un risparmio economico, ma anche una riduzione dell’inquinamento atmosferico, generato dalle dispersioni e dal consumo di corrente elettrica.
Inoltre, per la loro capacità di riflettere una maggiore quantità di luce, i tetti bianchi impediscono alla Terra di assorbirne una parte significativa. Dunque, agiscono contro l’innalzamento delle temperature.
Un importante effetto dei cosiddetti “tetti freddi” è che agiscono su tutto l’ambiente circostante e non soltanto sugli edifici di tale colore. Ovviamente più numerosi sono i tetti bianchi vicini, maggiori saranno i risultati.
In base a queste caratteristiche, dunque, si potrebbero usare i tetti bianchi contro il riscaldamento globale e l’inquinamento atmosferico.
Quantificare i benefici
Ad ogni modo, stabilire con precisione il risparmio a cui portano e l’effettivo impatto ambientale non è semplice: vi sono troppi fattori da considerare che influiscono sulle emissioni e sulla dispersione di corrente elettrica.
Tuttavia, l’esperto di energia Arthur H. Rosenfeld ha stimato che 100 metri quadrati di tetti bianchi sono sufficienti per annullare, in 20 anni, il surriscaldamento prodotto da 10 tonnellate di CO2.
In termini di emissioni, per ottenere un risultato equivalente, si dovrebbe lasciare inutilizzata circa la metà delle automobili mondiali.
Le iniziative
La conoscenza di questi vantaggi non è recente. In California, a partire dal 2007, i tetti “freddi” sono diventati una componente obbligatoria del regolamento edilizio, tanto da essere diventati obbligatori per le nuove coperture o la sostituzione delle stesse.
In campo internazionale, nel 2010 è stata promossa la Global Cool Cities Alliance, che mira ad accelerare la transizione verso città fresche e sane e ha visto l’adesione di Paesi come India, Giappone, Messico e Sudafrica.
Come afferma il romanziere inglese John Priestley: “La Terra è più nobile del mondo che le abbiamo costruito sopra”. Riusciremo mai a costruire secondo le esigenze del nostro pianeta?
Marianna Fierro
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