Forse non tutti sapranno che c’è una popolazione di orsi polari – per la precisione gli Ursus arctos – che attualmente sta beneficiando del riscaldamento globale.
Questo sta accadendo nella baia di Kane, tra la Groenlandia e il Canada. Ed è stato reso noto da uno studio condotto su 300 esemplari – cioè l’1% della loro popolazione mondiale – pubblicato sul Global Change Biology.
Lo studio
Questi orsi, grazie al rinnovo continuo delle stagioni – che impediscono la formazione di ghiaccio perenne – sono al momento ricchi di cibo.
Ciò succede perché il mare, non essendo più totalmente ricoperto da una lastra spessa di ghiaccio, riesce ad essere raggiunto dal sole fino al fondale.
Questo permette agli animali marini – in particolare quelli alla base dell’alimentazione dell’orso artico (come pesci e foche) – di proliferare al meglio, in condizioni climatiche più calde. Dunque, la situazione “cibo” sembra essere più vantaggiosa per questi mammiferi rispetto a vent’anni fa.
Ma siamo sicuri che staranno così bene a lungo?
Potremmo dire che ciò avviene “grazie” al riscaldamento globale. Ma non c’è da tirare alcun sospiro di sollievo. Secondo la direttrice dello studio condotto sul territorio – la dottoressa e scienziata ecologista Kristin Laidre – questa popolazione di orsi sarà soltanto l’ultima a subire i danni del cambiamento climatico.
Ora questa specie può beneficiare dell’alto numero di animali marini presenti nella zona, ma presto l’abbondanza di cibo si trasformerà in carenza.
La ricerca, infatti, attesta che questa condizione favorevole presto svanirà, poiché l’orso artico ha comunque necessariamente bisogno di una vasta area di ghiaccio per dedicarsi alla caccia.
Quando la superficie camminabile si riduce, infatti, gli orsi attraversano lunghi periodi di digiuno, che li portano spesso a morire di fame, nonché di sete. Considerando che questi mammiferi artici non bevono l’acqua del mare glaciale (troppo salata per loro), ma si idratano proprio con il sangue delle loro prede.
Uno studio che fa riflettere, ancora una volta, sui danni provocati dal climate change: orsi più sani in termini di salute, peso corporeo e massa grassa, che presto però, si ritroveranno, come altre popolazioni gemelle nel mondo, a dover affrontare le conseguenze del riscaldamento globale.
Maria De Luca