Non tutti abbiamo il tempo di affrontare un lungo percorso come quello che porta a Santiago de Compostela o a Roma lungo la Via Francigena. Quali sono quindi i cammini italiani adatti a persone poco allenate oppure che stanno iniziando ad approcciarsi al mondo del trekking?
Partiamo dal presupposto che il cammino per eccellenza – il più famoso – resta senz’altro il Cammino Francese verso Santiago. Non è però da annoverare tra i cammini italiani più facili, perché è lungo circa 800 km e richiede quasi un mese di cammino costante, prevedendo di uscire dal territorio italiano. Se lo si affronta in solitaria, bisogna mettere in conto anche che se ne uscirà emotivamente diversi rispetto a come si è partiti. Certamente non è un percorso per principianti, ma spesso lo diventa perché ben organizzato in termini di servizi e perché, diciamolo, è economico e famoso. Lo spirito di condivisione, l’amore, l’energia che si percepiscono sul Cammino Francese è difficile da trovare altrove.
Ecco i cammini italiani più facili da affrontare.
Il cammino di Oropa (Piemonte)
Il Cammino di Oropa è un itinerario vario e molto bello, che consente di scoprire le bellezze paesaggistiche, storiche, culturali del territorio che va dalla pianura agricola verso la Serra Morena, fino alle Alpi Biellesi.
L’itinerario può essere percorso in quattro brevi tappe (da 15 a 17 km) di difficoltà crescente.
Un altro vantaggio del Cammino di Oropa è la raggiungibilità con i mezzi pubblici. Si può arrivare a Santhià in treno o in autobus e una volta arrivati a Oropa si ritorna a Biella con l’autobus urbano e da qui si prende il treno per arrivare a Santhià in meno di mezz’ora. Il Cammino di Oropa è quindi un viaggio a basso impatto ambientale.
L’itinerario è completamente segnalato con segnavia gialli e neri e la scritta “Cammino d’Oropa”.
La Via Francisca del Lucomagno (Lombardia)
La Via Francisca del Lucomagno è un’antica via romana – longobarda che da Costanza, nel centro Europa, porta a Pavia, passando dalla Svizzera.
Da menzionare tra i cammini italiani meno difficili, è lungo 510 km, di cui 135 in Italia da fare in 8 tappe. Alcuni tratti sono accessibili alle persone a ridotta capacità motoria. Il tracciato è ben segnalato e in sicurezza.
La Via può essere percorsa tutto l’anno, a piedi o in bicicletta, grazie al fatto che il passo del Lucomagno in Svizzera, con i suoi 1915 mt di altezza, è il più basso dell’area alpina e difficilmente presenta condizioni avverse ai camminatori.
Alla meta, a Pavia, la Francisca prosegue verso Roma con la Via Francigena.
Lungo il tragitto è possibile visitare beni Unesco, parchi naturali, beni artistici e storici.
La Via Flavia (Friuli Venezia Giulia)
A Lazzaretto di Muggia in provincia di Trieste, a trecento metri dal confine italo – sloveno che si affaccia sul mare, partono i 115 km della Via Flavia che portano ad Aquileia (in provincia di Udine), uno dei cammini italiani più belli.
Il tracciato ripercorre l’antica strada romana che collegava la località del basso Friuli alla città di Fiume in Istria.
Si cammina sempre a poca distanza dal mare, anche quando sembra di stare in montagna, come lungo i sentieri del Carso triestino, che attraversano zone ricche di flora e fauna selvatica.
Un territorio multilingue dove è normale sentire parlare italiano, sloveno o triestino. Cinque tappe che da Lazzaretto (Muggia) arrivano ad Aquileia, dove prende piede la Via Postumia.
Al momento non esiste un sito ufficiale o una guida cartacea.
Il Cammino dei Borghi Silenti (Umbria)
Il Cammino dei Borghi Silenti è un percorso ad anello lungo 91 km che si snoda sulle pendici settentrionali dei Monti Amerini, in Umbria.
È suddiviso in cinque tappe della durata di altrettanti giorni e attraversa luoghi incontaminati e borghi medievali ancora intatti. La caratteristica che lo contraddistingue è il fascino del silenzio, che dai boschi di lecci e castagni, fino alle mura antiche dei piccoli paesi, sembra abbracciare e comprendere ogni cosa. Il camminatore che saprà ascoltare il silenzio che lo circonda, sarà in grado di effettuare un viaggio fuori dal tempo e dallo spazio, come in una sorta di macchina del tempo: si percorre con buone gambe, ma soprattutto con un gran cuore.
Il percorso è situato nella parte sud occidentale dell’Umbria, in uno dei luoghi più affascinanti e meno conosciuti della regione, lontano dalle grandi mete turistiche affollate.
Il progetto intende promuovere e far conoscere luoghi dal sicuro fascino attraverso le fatiche degli antichi cammini, dando la possibilità di poter percorrere il suo anello anche agli amanti della mountain bike.
Cammino dei Briganti (Lazio e Abruzzo)
100 km di cammino tra paesi medievali e natura selvaggia tra Abruzzo e Lazio.
Il Cammino dei Briganti è percorribile in sette giorni, è un cammino a quote medie (tra gli 800 e i 1300 m di quota) sulle orme dei briganti della Banda di Cartore tra la Val de Varri, la Valle del Salto e le pendici del Monte Velino. Partenza e arrivo da Sante Marie, vicino a Tagliacozzo (AQ).
Il Cammino dei Setteponti (Toscana)
C’è da dire che ad oggi non ci sono indicazioni e mancano cartelli segnaletici lungo il percorso. Il tracciato originale della Setteponti purtroppo non è più percorribile, anche a causa delle varie recinzioni di proprietà private. Per ovviare al problema in alcuni punti è necessario ritornare sulla strada provinciale, specialmente in prossimità dei borghi e delle pievi romaniche.
Nonostante questi accorgimenti, la bellezza del paesaggio che si trova lungo il Cammino della Setteponti è davvero impareggiabile in ogni stagione. Con i suoi terrazzamenti ben coltivati, con vigne, uliveti, con i muri a secco, con le pievi millenarie, con le Balze, i borghi medioevali ancora ben conservati, gli antichi ponti in pietra, i vecchi casali toscani e molto altro ancora.
La Via degli Dei (Emilia Romagna e Toscana)
Seppur non semplicissimo dal punto di vista tecnico, come non citare tra i cammini italiani la Via degli Dei: il cammino che collega Piazza Maggiore a Bologna con Piazza della Signoria a Firenze. 130 chilometri tra la natura dell’Appennino Tosco – Emiliano e la sua storia lungo il corso del tempo e i secoli.
La Via degli Dei oggi è diventata una delle principali attrattive turistiche dell’Appennino: numerosi amanti del trekking e della mountain bike ripercorrono questo pezzo di storia gustando a pieno la bellezza incontaminata di questi luoghi.
L’intera traversata da Bologna a Firenze – che non presenta grandi difficoltà – si può compiere in quattro / sei giorni o più a piedi (a seconda dell’allenamento e dell’abilità del camminatore), oppure in due / tre giorni o più in bicicletta.
È comunque possibile percorrere anche solo alcune tratte della Via degli Dei, per lasciare libertà a tutti i camminatori di costruire un proprio percorso personalizzato.
La Magna Via Francigena (Sicilia)
Una via antica per passi moderni. Storie di sorrisi e di fatica, cavalieri, pastori e mercanti che attraversano la Sicilia più vera e più antica.
Nove giorni e 183 km, dalla Conca d’oro di Palermo alle valli sicane fino al mar Mediterraneo di Agrigento, “più bella tra le città dei mortali”.
Il Cammino Materano (Puglia)
Un cammino che parte dalla Basilica di San Nicola di Bari, luogo simbolo del pellegrinaggio in Puglia e attraversa l’antico territorio della Peucezia. Dalla lussureggiante foresta di ulivi che caratterizza la piana costiera, alle distese di steppa dell’altopiano murgiano, ai boschi di conifere e querceti, fino alle incisioni carsiche che costituiscono l’incantevole scenario rupestre in cui sorgono Gravina in Puglia e Matera.
170 km lungo i quali si scopre il ricchissimo patrimonio culturale costituito non solo da cattedrali, borghi medievali, chiese rupestri, vestigia greche e romane. Ma anche da masserie, trulli, muretti a secco, e da una straordinaria gastronomia fatta di sapori genuini che rimandano all’autentica tradizione contadina.
Marika Ciaccia