I cieli d’Europa si stanno riempendo di “voli fantasma”, vuoti o semivuoti, causando emissioni inutili per quanto riguarda l’atmosfera. Perché?
Lo scopo di questa scelta insostenibile è legata al fatto che molte compagnie aereoportuali stiano cercando di non perdere gli slot. Ossia, il permesso di atterrare e decollare in un determinato aeroporto in una specifica data-orario, utilizzando le infrastrutture aeroportuali a disposizione.
Alla base di tutto ciò, c’è la piaga di un settore di trasporti estremamente in crisi – probabilmente quello che ne ha risentito di più – a causa della pandemia mondiale che combattiamo senza eguali da due anni e ci vede tutti vittime.
Per quale motivo proprio in Unione Europea si è concentrato tale fenomeno? I motivi sono attribuibili ad alcune scelte politiche in netta contraddizione le une con le altre.
Scopriamole insieme.
Il perché dei voli fantasmi
Il perché di molti voli fantasma è legato, come già detto, al fatto che una compagnia aerea debba far decollare e atterrare i propri aerei (anche se vuoti o con un ridottissimo numero di passeggeri) per non perdere la possibilità di smettere di operare in gran parte degli aeroporti europei.
Nonostante nel resto del mondo, le scelte legate ai trasporti siano state molto più ponderate a causa del Covid-19, l’Unione Europea attualmente fa di testa propria. A dir la verità, all’inizio pandemia, ossia nel mese di marzo 2020, il Parlamento Europeo aveva temporaneamente sospeso la cosiddetta regola “use it or lose it” (“usa o perdi”).
Le regole dell’Unione Europea: “usa o perdi”
Attualmente, secondo il principio generale relativo all’assegnazione delle bande orarie, un aereo che ha operato una serie di slot per almeno l’80 % nel periodo di validità degli orari, ha il diritto alla stessa serie di bande orarie nell’anno successivo (diritti acquisiti). Questo significherebbe usare solo in futuro solo ciò che si consuma.
Attualmente le iniziali restrizioni sono state ripristinate in modo incrementale, passando dallo 0% al 25% di utilizzo degli slot, fino al 50%. Questa è una vera e propria tragedia per le compagnie aeree, già messe in ginocchio a causa delle restrizioni e l’attuale variante Omicron.
Il grido d’allarme delle compagnie aeree
Stando a quanto dichiarato dal CEO Carsten Spohr alla stampa tedesca, il gruppo Lufthansa dovrà far volare l’equivalente di 18.000 aerei fantasma durante la stagione invernale per non perdere i propri diritti. Inoltre, la compagnia aerea ha già annunciato la cancellazione di 33.000 voli durante l’inverno, a causa del perdurare della pandemia.
Le contraddizioni delle scelta dell’Unione Europea
Il rigido regolamento sulle bande orarie, impone alle compagnie aeree di volare a prescindere dalla domanda effettiva. Ciò, però, è in contraddizione col pacchetto “Fit for 55” presentato il 14 luglio scorso dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Nello specifico, parliamo di un maxi piano Ue che contiene 13 proposte legislative sull’energia e sul clima, per permettere al nostro continente di ridurre le emissioni di gas serra del 55% entro il 2030.
Sarà che le due scelte non convergono?