Negli ultimi anni il biologico ha visto un grande incremento e ciò riguarda anche il vino. Il boom del vino biologico (e non solo) è stato permesso grazie alla conversione di molte aziende e soprattutto dalla concessione dell’Ue che, a partire dal 2012, ha permesso di usare il termine biologico sulle etichette delle bottiglie.
I dati
Come sostiene Riccardo Meo, direttore dei servizi per lo sviluppo rurale dell’ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare), dal 2010 ad oggi la produzione è aumentata del 110%. Aumento considerevole, avvenuto in undici anni, grazie ad una maggiore attenzione alla sostenibilità da parte delle aziende ma anche grazie alla richiesta di mercato.
Il report
Ancora, Valoritalia, società leader in Italia autorizzata dal MiPAAF per il controllo e la certificazione dei vini a Denominazione d’Origine, Indicazione Geografica e dei vini con indicazioni del vitigno e/o dell’annata, ha realizzato un report: Report Wine Monitor Nomisma.
Wine Monitor è l’Osservatorio di Nomisma dedicato al mercato del vino, nato con l’obiettivo di aiutare imprese e istituzioni della filiera vitivinicola italiana a interpretare correttamente le dinamiche del mercato.
In quest’ ultimo emerge il boom del vino biologico negli ultimi tre anni, che registra un +60% di vendite.
Inoltre, il 59% dei consumatori ritiene il vino biologico un prodotto preferibile a quelli convenzionali. Il 75% dei consumatori, invece, preferisce le aziende che lavorano rispettando l’ambiente.
In Italia
Insieme a Francia e Spagna, l’Italia è tra i maggiori produttori di vino biologico mondiale. Nel 2019 le superfici vitate a conduzione biologica hanno raggiunto i 107.143 ettari, pari a 112% in più rispetto al 2010. Il boom del vino biologico è visibile anche dalla produzione: la produzione solo nel 2020 ha raggiunto i 3 milioni di ettolitri.
I Paesi che richiedono maggiormente questi vini sono Germania, Francia, Regno Unito e Stati Uniti.
Le caratteristiche
Quali sono le caratteristiche a cui guardano i consumatori che prediligono il vino biologico?
Minor utilizzo di pesticidi/fertilizzanti (24% dei consumatori), rispetto dell’ecosistema e della biodiversità (18%) e minor uso di energia (14%).
Nel 2020 il boom del vino biologico è stato permesso anche grazie ai consumatori che si interessavano allo sviluppo economico e sociale dell’azienda (5%) e al rispetto del patrimonio culturale/paesaggistico del territorio in cui viene prodotto (circa il 6%).
Victor Hugo ha detto : Dio aveva fatto soltanto l’acqua, ma l’uomo ha fatto il vino…
Ora anche quello biologico.