Esistono varie app contro lo spreco alimentare.
Come abbiamo già scritto in articoli precedenti riguardo gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda Onu 2030, è fondamentale pensare di ridurre lo spreco alimentare pro-capite globale di cibo (Goal 12).
Far fronte agli sprechi alimentari significa, in concreto, evitare ingenti perdite economiche, promuovere un consumo più consapevole e contrastare lo spasmodico uso di risorse naturali.
Secondo la FAO e Coldiretti, infatti, nel mondo, ogni anno, circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo sono destinate alla spazzatura. Stando ai dati raccolti, nel nostro Paese – al 13° posto in Europa per sprechi alimentari – ogni abitante getta circa 145 kg di cibo all’anno: più o meno un cassonetto di 1400 euro di cibo.
Scopriamo insieme i dettagli di alcune app contro lo spreco alimentare, come Last Minute sotto Casa, UBO, ThinkAbout, Regusto, Too Good To Go usata anche a Salerno.
Last Minute sotto Casa
Cestinare generi alimentari, soprattutto in questo terribile momento storico, sarebbe davvero un peccato. Per questo motivo, è nata negli ultimi tempi l’esigenza di programmare nuove app contro gli sprechi alimentari. L’obiettivo è quello di mettere in contatto gli utenti con negozi e alimentari, che vendono cibo a prezzi ridotti. Inoltre, attraverso varie app, è possibile anche donare cibo inutilizzato.
Ed ecco che entra in gioco Last Minute sotto casa: nel momento in cui il negoziante ha alimenti freschi prossimi alla scadenza o in eccedenza, invia offerte scontate agli utenti registrati. Questi ultimi vengono aggiornati da una specifica notifica, che invita loro a cogliere la buona occasione.
UBO, Una Buona Occasione
UBO, rispetto alla precedente applicazione, funziona in maniera del tutto diversa. La mission di tale app è insegnare all’utente registrato il corretto uso di conservazione di determinati generi alimentari. La finalità immediata, infatti, non è solo quella di evitare lo spreco alimentare, ma, soprattutto, di educare i cittadini ad evitare che gli alimenti deperiscano prima del tempo.
In UBO app troverete validissimi consigli su come, dove e quando conservare fino a 500 alimenti; parliamo di prodotti sia cotti che crudi, sia preconfezionati che sfusi, sia freschi che surgelati, di cui vengono segnalati anche gli apporti nutrizionali.
Molto interessante è anche la sezione dedicata alle scadenze, che prende il nome di “Memo Scadenze”. UBO non è solo un’app contro gli sprechi alimentari, ma è soprattutto un vademecum contemporaneo che ci aiuta a nutrirci nel miglior modo possibile.
ThinkAbout
ThinkAbout è, invece, un’app che vuole mettere in contatto i produttori alimentari con aziende del settore. Che al tempo stesso vogliono avvicinare i propri lavoratori a uno stile sano.
Ogni settimana, i produttori hanno l’opportunità di consigliare ai vari dipendenti di specifiche aziende, quali prodotti acquistare per riceverli direttamente sul posto di lavoro oppure a casa in 2 giorni.
ThinkAbout sostiene un’alimentazione sostenibile, in quanto la spesa viene consegnata in un unico momento a tutti i dipendenti.
Regusto
Regusto (dal latino “gustare di nuovo”) è un’app molto usata soprattutto nel settore ristorativo e nelle amministrazioni comunali. In maniera più specifica, consente di acquistare a prezzi ridotti dal 20 al 50% i piatti rimasti invenduti nei ristoranti.
Basta scaricare l’applicazione, scegliere tra i piatti in offerta e prenotare la Bag d’asporto.
Il progetto, completamente “made in Italy” è nato a Roma, ed è stato usato anche durante l’Umbria Jazz, attraverso le offerte proposte dai ristoranti del centro storico di Perugia.
Regusto è molto apprezzata anche dagli enti locali. L’app, infatti, permette a molti Comuni italiani di gestire le donazioni di supermercati o ristoranti rivolte alle organizzazioni no profit.
Fondamentale è aiutare chi ha bisogno e ridurre l’impatto ambientale.
Too Good To Go, l’app danese usata anche a Salerno
Too Good To Go collega i clienti a ristoranti e negozi che hanno eccedenze alimentari. L’app copre le principali città europee e nell’ottobre 2020 ha iniziato ad operare in Nord America.
Anche a livello territoriale, molti locali – a partire dal 2021 – hanno aderito a tale iniziativa, insieme ad alcune catene, tra cui IKEA Italia, Supermercati Decò, Flying Tiger Copenhagen e Decathlon.
Nel dettaglio, i commercianti possono inserire la disponibilità di una box di cui sono sconosciuti i prodotti finali. Gli utenti iscritti all’applicazione acquistano con carta il proprio sacchetto che, ovviamente, ha un costo un terzo più basso del solito. Il ritiro alimentare solitamente avviene prima della chiusura del locale.
Le app sono scaricabili dal Play Store, che cosa aspetti ad usarle?