mercoledì , 31 Maggio 2023
Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Clean tech che cos’è? L’esempio virtuoso “Flowniversum” dal quale si recuperano gli scarti di plastica oceanici

L’uso pionieristico di materiali e metodi che rispettino l’ambiente è stato per tutta una vita la preoccupazione dell’architetta e designer d’interni Yasmine Mahmoudieh. La professionista di fama internazionale, infatti, ha promosso di recente la sua ultima istallazione Flowniversum, che ruota attorno alla vivacità dell’economia circolare e che ha come obiettivo trasformare i rifiuti di plastica oceanica in prodotti esteticamente belli, funzionali ed ecologicamente sostenibili.

Nella fattispecie, in linea con la Golden Age, l’artista ha riciclato e trasformato decine di migliaia di bottiglie di plastica depositate negli oceani, per creare un’innovativa collezione di mobili stampati in 3D. Il fulcro dell’opera è la sua Flow Chair, che imita il flusso organico del corpo umano e stabilisce un nuovo standard nel design estetico, ergonomico e ambientale.

L’istallazione Flowniversum  è una delle tante e preziosissime opere che rientra nel Clean tech, conosciuto anche come “tecnologia pulita”. Si tratta dettagliatamente di soluzioni create per ridurre l’impatto ambientale di un determinato processo produttivo, migliorandone l’efficienza energetica e tagliando le emissioni di rifiuti.

Entriamo di più nel dettagli del Clean tech, per quanto riguarda il mercato italiano ed europeo, supportato da progetti come Horizon Europe.

Clean tech

Il Clean tech potrebbe risultare talvolta un mondo molto astratto, ma di sicuro è importante sottolineare che vi rientrano progetti di innovazione tecnologica destinati a:

  • energie rinnovabili (biomassa, energia eolica, energia solare, energia elettrica, biocarburanti, ecc.);
  • tecniche di riciclo dei rifiuti domestici, urbani o dei materiali di scarto delle produzioni industriali;
  • trasporti “verdi”, motori elettrici o ibridi, Green chemistry, nuovi metodi di illuminazione, greywater.

Così come è riportato su Il Sole 24 ore «Definire il perimetro del Clean Tech non è semplice. Nell’interpretazione più estensiva comprendono le tecnologie per l’energia pulita (rinnovabili, idrogeno verde, cattura e stoccaggio di anidride carbonica), combustibili alternativi, tecnologie per l’efficientamento energetico degli edifici, e la mobilità sostenibile (veicoli a basse emissioni, sistemi di ricarica), fino all’illuminazione e al trattamento delle acque. Un microcosmo che nel 2022, secondo le nostre stime ha catalizzato circa 40 miliardi di euro di investimenti in Italia, anche sulla spinta del superbonus per la parte di efficientamento energetico degli edifici, tra i 450 e i 600 nella Ue e tra i 2.500 e i 3mila miliardi a livello mondiale» – queste le parole di Davide Chiaroni, vicedirettore e cofondatore di Energy & Strategy della School of Management del Politecnico di Milano.

 

I dati sul Clean Tech 

Stando ai dati forniti proprio dall’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano, quello del Clean Tech italiano è un mercato da oltre 30 miliardi di euro, con più di 150mila posti di lavoro (2014-2015). 
Nel nostro Paese, infatti, dal 2007, un’impresa su quattro ha investito i propri capitali marcando l’approccio sostenibile, al fine di diminuire l’impatto ambientale del proprio business e  di risparmiare energia.

L’orientamento green si conferma, quindi, un fattore strategico supportato in Unione Europea anche, ad esempio, dal programma Horizon Europe.

 

Clean Tech e i fondi di Horizon Europe

Per quanto riguarda, infatti, l’UE, all’interno di Horizon Europe – il nuovo programma quadro dell’Unione Europea per la ricerca e l’innovazione – negli anni, sono cresciuti i fondi destinati a progetti Clean Tech.
L’Unione Europea ha voluto così sottolineare l’importanza degli investimenti in tecnologie e startup Clean Tech. A queste ultime, infatti, il programma Horizon Europe destina il 35% dei finanziamenti per supportare progetti che prevedono, ad esempio, la rimozione della plastica dagli oceani e la pulizia dell’aria in ambienti urbani.

A tal proposito Flowniversum si posiziona ai primi posti di quello che è l’universo multiforme del Clean Tech. 

 

Fonti:

https://academy.humansagency.com/innovazione-tecnologica-sostenibilita/

https://www.lifegate.it/enea-plastica-raee-stampa-3d

https://www.designmiami.com/gallery/yasmine-mahmoudieh

 

Margherita Parascandalo

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