sabato , 2 Dicembre 2023
"Le nuove frontiere della ricerca per l’agricoltura biologica italiana"

“Le nuove frontiere della ricerca per l’agricoltura biologica italiana”: grande successo ieri alla Facoltà di Agraria di Portici

Si è concluso nella mattinata di ieri mercoledì 5 Aprile 2023, presso la Sala Cinese del Dipartimento di Agraria, dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, il convegno “Le nuove frontiere della ricerca per l’agricoltura biologica italiana”. Sono stati anche presentati i progetti di punta per la filiera avicola e il packaging. 

L’evento 

Aula ghermita ieri alla Facoltà di Agraria, presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, con circa 200 presenze tra sala e collegamento per l’incontro sull’Agricoltura biologica.

Il Dipartimento di Agraria dell’Università di Napoli Federico II è stato in prima linea insieme all’Associazione Agricoltura è Vita, per questo evento. Matteo Ansanelli Direttore dell’associazione ha aperto l’incontro citando Manlio Rossi Doria e Emilio Sereni, i due ex studenti di Agraria a Portici. Sereni, infatti, alla fine degli anni Cinquanta partecipò alla nascita dell’alleanza dei contadini (attuale CIA) che diede vita al Centro per l’Istruzione Agricola CIPA, che oggi prende il nome di Associazione Agricoltura è Vita e che ha come obiettivo mettere insieme mondo dell’agricoltura, ricerca e Università.

 

 Scatti di Ecobionews

Il progetto

Hanno presentato il progetto Pro.Fil.A (Proteine Filiera Avicola) che prevede il rafforzamento della filiera avicola biologica italiana attraverso la ricerca, la sperimentazione e la promozione di modelli ispirati al modello dell’agroecologia.

L’obiettivo del progetto Pro.Fil.A., coordinato dal Professore Massimo Fagnano, è quello di rafforzare la filiera avicola biologica italiana, valutando gli aspetti economici ed agro-ecologici della produzione locale/regionale di colture proteaginose (favino, pisello, lupino, canapa da seme). Ricercatori di differenti Università (Napoli, Ancona, Pollenzo CN, Potenza) hanno discusso sulle  produzioni vegetali, alimentazione e benessere delle galline ovaiole, qualità delle uova, sostenibilità e risposta dei consumatori.

Hanno contribuito alla realizzazione del progetto le aziende Uovo d’Oro, Moscova Natura (Oasi rurale) e La Colombaia.

Il bio: un settore in crescita

C’è da rimarcare che nel settore bio si assiste in Italia a un vero boom, con ritmi di crescita importanti sia in termini di superfici che di imprese biologiche (+40% negli ultimi 5 anni) con un aumento, a inizio 2022, degli input produttivi del +21,1% per le carne avicola e del 50% per le uova. Tendenza che, nell’ultimo biennio, ha fatto registrare un aumento anche dei consumi di pollo biologico (+30%), mentre nel 2020, durante il lockdown, le vendite di uova bio hanno fatto un balzo del 9,6%.

Sullo sfondo resta la carenza di offerta di alimenti proteici biologici, da destinare alle produzioni zootecniche avicole, criticità che ha determinato negli anni una dipendenza ormai cronica delle filiere biologiche avicole dalle importazioni di soia e dei suoi derivati.

Presente nei tavoli  tematici il dottorando Lorenzo Rocchetti del dipartimento di Agraria Università Politecnica Marche  (gruppo genetica agraria), che ha presentato uno studio sugli effetti della consociazione delle leguminose da granella con cereali: colture per la mangimistica, progetto sostenuto dal Ministero e con la partecipazione del  gruppo Fileni .

La Professoressa associata di Agronomia e Coltivazioni Erbacee (UNISA) Paola Migliorini ha poi illustrato le pratiche agroecologiche per la coltivazione di specie di interesse mangimistico in Campania e Piemonte, mentre il Professore Di Francia ha messo in evidenza le potenzialità della canapa nell’allevamento biologico delle ovaiole, differenziando i due approcci, ruralità e filiera industriale.  Prezioso e fondamentale anche lo spaccato sul prezzo equo esposto dal Professore Gianni Cicia dell’UNINA.

Interessante lo studio in corso d’opera della Dottoressa Carla Cavallo (UNINA) sul marketing e sulla sovranità alimentare nel mercato delle uova; un settore molto singolare in cui il consumatore si trova davanti a un eccesso di attributi qualitativi , che spesso non riesce a capire, per cui molto spesso la qualità perde la poltrona nella scala dei consumi.

I partecipanti

 

Il commento di Stefano Francia

Ha tirato le conclusioni della mattinata di lavori il Presidente dell’associazione Agricoltura è Vita Stefano Francia che ha dichiarato quanto segue:

In un momento di difficoltà come questo dobbiamo puntare sulla sostenibilità ambientale sociale ed economica, che oggi si traduce in filiere sostenibili, dove si  riconosce il giusto prezzo all’agricoltore. (…) Servono maggiori investimenti che si traducono in sostenibilità sociale, perché è un dovere garantire il lavoro e ridurre la disoccupazione nelle aree rurali.  L’Università è lo strumento principe. Per cui ringrazio l’Ateneo e gli studenti per questa partecipazione e coinvolgimento che ci mette tutti sullo stesso piano. Riuscire a trasferire le conoscenze dell’agro alimentare al cittadino è fondamentale. Oggi abbiamo visto il valore della ricerca rispetto all’alimentazione sana e le strategie ci sono. Agricoltura è vita punta a questo: mettere in comunicazione agricoltori e allevatori con i processi di ricerca ed Università . Questo è il giusto percorso per l’agricoltura per rispondere alla richiesta di un mondo che sta cambiando.

Ha portato il suo saluto istituzionale anche Liana Agostinelli, Presidente Agia Campania  e vice presidente nazionale Agia-  CIA.

Francia Stefano presidente Agricoltura è vita

 

Momento pomeridiano 

Protagonista, invece, della sessione pomeridiana un approfondimento sul tema delle pellicole biodegradabili per il packaging (Biodegrapak).
Il progetto BioDegraPack, coordinato dal Professore Luigi Cembalo, ha invece come obiettivo lo studio dell’adozione, per i prodotti Biologici destinati alla quarta gamma, di pellicole EMAP innovative basate sull’utilizzo di materie prime rinnovabili per una migliore shelf life e qualità dei prodotti biologici.

Ricercatori di differenti università (Napoli, Ancona, Palermo) e del CNR hanno discusso di aspetti legati alla produzione di film biodegradabili per il packaging, di effetti sulla conservazione dei prodotti, di sostenibilità delle filiere. Al progetto  hanno partecipato anche le aziende Fattorie Vaira e AmicoBio . 

Inoltre, hanno animato la performance gastronomica i ragazzi della scuola di cucina e pasticceria Dolce e Salato.  A tal proposito, il cuoco di Dolce e Salato, che ha preparato il buffet per l’occasione, ha dichiarato: «Il cuoco non è più solo quello che prepara da mangiare ma è diventato attraverso il cibo custode della salute».

 

Dolce e Salato

 

Qui il programma dettagliato della giornata di ieri.

Fonte: Comunicato Stampa “Le nuove frontiere della ricerca per l’agricoltura biologica italiana”

 

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