La sostenibilità digitale giovanile prende piede in Italia. Sono soprattutto le nuove generazioni a farne più uso, favoriti anche dalla presenza di numerosi dispositivi elettronici, impiegati per varie circostanze. A partire dagli ambienti domestici, a quelli scolastici e lavorativi. Si corre dunque per restare al passo con i tempi moderni.
Questa nuova frontiera dell’era digitale apre anche gli orizzonti a una più che mai diffusa, sostenibilità digitale giovanile. E da qui parte la scommessa per investire in tecnologie evolute e legate, soprattutto, al corretto impiego, cioè la capacità di essere istruiti già dai primi anni dell’adolescenza per un corretto uso della tecnologia.
Basti pensare che molto tempo oggi si trascorre tra tablet, computer e smartphone, tutti strumenti tecnologici che riguardano in un certo senso anche lo sviluppo ambientale.
Nella sostenibilità digitale giovanile è soprattutto l’Europa secondo alcune indagini ad avere il primato di continuo uso ed abilità degli strumenti tecnologici. Tra i Paesi nello specifico primeggia l’Italia e la Spagna seguiti poi dall’Est con la Polonia e ai confini con la Germania e Francia.
Tematiche ambientali
Nel contesto digitale l’attenzione è fortemente dedicata a tematiche ambientali che riguardano anche scelte che interessano il futuro del pianeta. La sostenibilità è fortemente sentita tra i giovani: sono sempre più gli adolescenti, infatti, sia maschi che femmine, ad interessarsene (fermo restando che sono le donne ad avere il primato in Italia come pure nel resto degli altri Paesi Europei).
L’uso della tecnologia nelle nuove generazioni assume un ruolo dominante e basilare. Questo è dimostrato anche dalle recenti indagini tra i ragazzi che sono stati presi a campione. Il digitale interessa gli adolescenti che non hanno compiuto la maggiore età fino alla soglia dei 24 anni. E la sostenibilità digitale giovanile aprendo le porte a nuovi strumenti tecnologici, rileva anche diversità di uso, nelle varie realtà europee.
Sensibilità marcata alla sostenibilità digitale giovanile
Sensibilità marcata alla sostenibilità digitale giovanile di Italia e Spagna e il corretto uso degli strumenti tecnologici rilevano la marcia in più per essere competitivi.
Alcuni Paesi che hanno il primato per l’impiego della cultura digitale sono però limitati sull’utilizzo della sostenibilità. A mantenere invece il primato sull’impiego di entrambi gli elementi di una sostenibilità digitale giovanile sono l’Italia e Spagna. Quest’ultima riscontra una forte propensione alla digitalizzazione. Tuttavia gli italiani e spagnoli mostrano una sensibilità sempre più marcata di una sostenibilità digitale giovanile rispetto al contesto europeo.
L’era del digitale, che avanza anche in ambito della sostenibilità, è considerata dalle future generazioni una marcia in più, che apre la strada a nuove opportunità, ma pone al tempo stesso anche dei rischi. Tutto è legato a come vengono impiegati e utilizzati gli strumenti tecnologici. A sostenerlo sono sempre più i giovani, i quali hanno risposto a recenti indagini che si interrogavano sull’uso degli strumenti tecnologici considerati utili per la società, la salvaguardia e la tutela ambientale. In tale ottica trova un forte riscontro anche la sostenibilità digitale giovanile. Una partita che si gioca in ambito anche internazionale per essere sempre più competitivi e innovativi.
Le competenze digitali sono considerate fondamentali e hanno un ruolo importante nella società. Al tempo stesso, però, vanno impiegate e utilizzate in maniera equilibrata. È indispensabile una corretta formazione soprattutto tra i giovani che sono i più iper-connessi per evitare che possano degenerare forme di violenze. La scuola e la famiglia hanno responsabilità di indirizzare i giovani all’uso intelligente delle tecnologie digitali.
Di Antonella Palma