Terminata la terza giornata della Rassegna Internazionale del Cortometraggio: focus sul Mediterraneo, sui registi, sulle premiazioni finali e sull’immenso Saura
Mediterraneo. Un importante e interessante dibattito globale sul Mediterraneo inteso come risorsa, come luogo colmo di storie e vissuto da diversi popoli, che sono alla ricerca di un futuro migliore. Non solo: il Mediterraneo è anche uno scrigno prezioso che contiene esseri viventi da tutelare.
Di questo è molto altro si è discusso nella terza e ultima giornata della VI edizione di Med- Limes, “ai Confini del Mediterraneo”, durante il forum “Mediterraneo” a cui hanno presenziato numerosissimi relatori d’eccezione. Il tutto nella splendida cornice del Teatro delle Ancelle del Sacro Cuore Santa Caterina Volpicelli, a Salerno.
Dopo una breve introduzione a cura di Giovanni Carlo Bruno, Primo Ricercatore di Diritto internazionale del CNR, a dare il via al dibattito è stato Francesco Dandolo, Professore ordinario di Storia economica, presso il dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, nonché Direttore della Scuola di lingua e cultura Italiana della Comunità di Sant’Egidio di Napoli. Nata nel 1989, essa accoglie numerosi iscritti provenienti da ben 50 diversi Paesi del mondo ed è aperta tutti i giorni della settimana, assicurando 30 corsi gratuiti di lingua italiana.
Nella fattispecie, Dandolo ha raccontato i valori di cui la Comunità di Sant’Egidio si fa promotrice nei campi profughi di Beruit: dall’impegno profuso per creare corridoi umanitari in contesti di guerra, in cui la prima azione da compiere è mettere in sicurezza giovani famiglie, che nel momento in cui giungono in Italia, solitamente a Roma, vengono accolte con una festa di benvenuto. Il Professore ha, altresì, sottolineato l’essenza dignitosa dei migranti, sintetizzabile dal costante “Sorry”, che viene spesso pronunciato quasi a volersi scusare a priori. Dandolo, autore di “Tracce. Storia dei migranti in Campania 1970-2020” (Edizioni Iod) ha realmente conosciuto, nelle piaghe più profonde, i drammi dei migranti che vivono nella nostra Regione.
Forum Mediterraneo
Fine Forum Mediterraneo
A prendere successivamente la parola è stata Giulia Prato, responsabile mare di WWF Italia, che ha discusso sul valore del progetto “Pescare oggi per domani” del WWF. Tre sono i pilastri dell’iniziativa: sviluppare meccanismi di co-gestione della piccola pesca in 20 siti pilota nel Mediterraneo; promuovere un miglioramento delle condizioni socio-economiche dei pescatori artigianali nei siti pilota; promuovere la piccola pesca in Europa e nel Mediterraneo; esattamente si tratta di 10 paesi del Mediterraneo, tra cui l’Italia e oltre 20 comunità locali. Un riflessione da parte della Prato anche su “Maredolce” in cui i protagonisti sono accomunati da una sola mission: proteggere il mare e preservare il mestiere dei pescatori.
L’Ingegner Nicola Lamaddalena, Direttore Aggiunto (CIHEAM IAM Bari), invece, ha snocciolato la questione sulla Grand Ethiopian Renaissance Dam, la più grande diga d’Africa, oggetto di forti tensioni tra l’Etiopia e l’Egitto. In costruzione dal 2011, la diga è considerata una vera e propria bomba ad orologeria, soprattutto per gli egiziani. In un secondo momento l’Ingegnere ha ricordato ai presenti quanto fosse importante anche in Italia puntare sull’efficienza idrica, caratterizzata da azioni mirate, non sempre in balia di grossi interventi. A tal proposito, i ricercatori, i manager, gli agricoltori devono comunicare tra loro.
Bernard E. Selwan Khoury, Direttore del Centro Studi COSMO, invece, ha raccontato la sua storia personale, il ruolo della donna nel mondo arabo, le difficoltà per giungere in Italia dal Libano, che è grande quanto l’Abruzzo dove convivono palestinesi e siriani. Parlare di migranti è davvero complesso, in quanto non esiste un’unica narrazione in base al proprio punto di vista. Necessaria è solo la volontà di coesistere, di attraversare la nostalgia e viverla non solo come un momento di tristezza, ma anche di rinascita.
Salvatore Basile, Presidente I.N.N.E.R. (International Network of Eco Regions) ha, invece, raccontato con orgoglio l’evoluzione di I.N.N.E.R: dal Cilento al prossimo Summit nelle Filippine. Il biodistretto ha suscitato un certo interesse anche da parte del mondo scolastico, che in molti casi ha puntato sull’efficienza e la qualità delle mense biologiche.
A moderare e a concludere il forum sul Mediterraneo è stato Giovanni Carlo Bruno.
Nella stessa mattinata, alle 11:00, si è tenuto anche un collegamento con l’Istituto Italiano di Cultura di Nairobi, che, per l’occasione, ha organizzato la proiezione di una selezione dei cortometraggi in gara.
In collegamento da Nairobi
In presenza dei registi, nel pomeriggio, invece, presso l’associazione culturale ART.TRE, sono stati proiettati, “Marrobbio” del siciliano Damiano Impiccichè, lavoro ambizioso e raffinato e pieno di verve artistica, che affronta il tema dell’immigrazione dal punto di vista di Mario, bambino di 11 anni che cerca di comprenderne la crudeltà umana dei nostri tempi e “Etiquette” della giovane regista turca Özgecan Sezen, che ha narrato le virtù di una donna coraggiosa che stigmatizza i pregiudizi all’interno di una società distopica e contemporanea.
A presiedere il dialogo, con spunti e riflessioni diversi, anche gli studenti dell’IIS “Giovanni XXIII” di Salerno all’interno del progetto Tender Nave Italia, coordinato dalla Professoressa Maria Cristina Spinelli.
Marrobbio
Si è tenuta poi alle 19:00 la cerimonia di premiazione nella suggestiva cornice dell’Arco Catalano, in Via Mercanti n° 67 a Salerno, dove si è proceduto alla consegna delle targhe assegnate dai componenti di:
Giuria ufficiale;
Giuria giovani;
Giuria popolare.
Premiazione finale
Ad aggiudicarsi il premio come Miglior Cortometraggio attestato dalla Giuria giovani, di cui il Presidente è Dario Mazzone, è stato “Marrobbio” di Damiano Impiccichè, che presente alla cerimonia conclusiva ha dichiarato: «Marrobbio si aggiudica il premio “Miglior Cortometraggio 2023” della Giuria dei giovani di Med – Limes, Ai Confini del Mediterraneo – Fonmed. Dedico questo riconoscimento a tutti coloro che hanno creduto e lavorato insieme a me a questo progetto. Ringrazio la famiglia Galè Distribution che ci rappresenta con grande cura, attenzione e professionalità.».
Il premio della Giuria ufficiale, di cui il Presidente è Giovanni Carlo Bruno è stato assegnato a “El Olvido” di Gabriel Esparza; cortometraggio in cui viene narrata la desolazione di una Spagna in pena, in cui al centro della trama è presente un figlio partito in cerca di opportunità lavorative e personali, lasciandosi alle spalle i rimproveri di una padre malato e il silenzio di una mamma sofferente.
Il premio della Giuria popolare, di cui la Presidente è la Professoressa Carmela Boniello, lo ha vinto, invece, “Paceful Nights” di Alex Comas; lavoro attraverso cui il regista mette in evidenza le vicissitudine di due bambini, durante la calda notte di una guerra che li cambierà per sempre.
FONMED, “Fondazione Sud per la Cooperazione e lo Sviluppo nel Mediterraneo” ha, invece, attribuito il Premio Alfonso D’Antonio a “Maredolce” di Christian Mantuano, progetto cinematografico realizzato dal WWF, nell’ambito di WWF Pescare Oggi per Domani, per celebrare l’Anno internazionale della pesca artigianale e dell’acquacoltura promosso dalle Nazioni Unite (IYAFA 2022).
Il Premio speciale, invece, lo ha vinto la regista turca Özgecan Sezen con il suo “Etiquette”, in cui celebra le virtù di una donna coraggiosa, che stigmatizza i pregiudizi di una società distopica e contemporanea. Presente alla cerimonia di premiazione finale, Sezen ha ricordato che in Turchia, ma anche nel resto del mondo, è giusto ricordare quanto sia importante essere femministe.
Infine, per questa sesta edizione sono state dedicate ben due menzioni speciali a “Rosa Rosae. A Spanish Civil War Elegy” di Carlos Saura, che ha omaggiato la nostra Rassegna raccontandoci le difficoltà della Guerra civile spagnola, durante la dittatura di Franco e a “Crateri” di Gianmarco Balbi, che ha messo in evidenza l’importanza di preservare il proprio benessere psicologico e fisico, al fine di risolvere ogni tipo di conflitto interiore.
Infine, ogni anno Med- Limes rende omaggio alla cultura, ripercorrendo le sonorità musicali. Per questa edizione, il secondo gruppo che si è esibito, presso l’Arco Catalano, alle 20:30, è stato I Tony e Barlotti e i suoi Flauers, pilastri del sixties sound italiano.
Nella giornata di ieri 13 settembre 2023, alle 08:00, si è tenuta la cerimonia dell’alzabandiera …
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