venerdì , 22 Settembre 2023

COP 28, a fine novembre, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2023, a Dubai

La Conferenza delle Parti delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico, conosciuta come COP, è uno degli eventi più importanti nel campo della politica ambientale. Quest’anno, la COP28 –   Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2023 o Conferenza delle parti dell’UNFCCC  – si terrà dal 30 novembre al 12 dicembre 2023, presso l’Expo City a Dubai.

È necessario ricordare che, per questa edizione, si terrà il primo Global Stocktake, il “bilancio globale” dei progressi verso i target di Parigi istituito dall’art.14 del Paris Agreement. Sostanzialmente, l’azione è programmata per calcolare l’impatto di tutte le misure per il clima, adottate dai Paesi membri dell’Unfccc e di verificare se bastino per rispettare l’Accordo di Parigi.

In caso contrario, la GST è la base per definire quanto e come deve cambiare l’ambizione climatica.

COP28 e i temi di dibattito

La COP28 rappresenta un momento cruciale per affrontare la crisi climatica che minaccia il nostro pianeta. Dopo il successo dell’Accordo di Parigi nel 2015, che ha stabilito l’obiettivo di limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5 gradi Celsius rispetto ai livelli preindustriali, la comunità internazionale si impegna a prendere misure concrete per raggiungere tale obiettivo.

Il programma di questo anno prevede anche quattro temi trasversali attorno ai quali ruota la COP28: tecnologia e innovazione, inclusione in prima linea e finanza.

Nella fattispecie si discuterà di architettura finanziaria internazionale, di  sviluppo del mercato della finanza sostenibile, di equità economica. Durante la COP28 verrà introdotto anche il ruolo del commercio nelle COP, per garantire una crescita equa e intelligente per il clima. Si parlerà di decarbonizzazione, di transizione, di resilienza della catena di approvvigionamento, di parità di genere anche per quanto riguarda l’azione climatica. 

Sul tema del phase out delle fossili, già alla Cop27 di Sharm el-Sheikh, l’anno scorso, era emersa una maggioranza di paesi favorevoli a inserire nel negoziato il phase out delle fossili. Dal 1995 a oggi, al massimo, si è riusciti a menzionare un phase down del solo carbone. È successo alla Cop26 di Glasgow.
Uno degli obiettivi principali della COP28 sarà quello di raggiungere un accordo globale sulle modalità di implementazione dell’Accordo di Parigi. Saranno discussi gli strumenti e i meccanismi necessari per monitorare e valutare i progressi dei paesi nel raggiungimento dei propri obiettivi di riduzione delle emissioni.
A tal proposito va annoverata l’azione di negoziati, che si tiene a Bonn, in vista di ogni inizio COP.

Bonn

Ogni anno, a Bonn, si svolgono 2 settimane di negoziati tecnici che servono per eventuali organizzazioni politiche da raggiungere alla COP di fine anno. Quest’anno la conferenza di Bonn si è incagliata per ben 14 giorni sull’adozione dell’agenda della Cop28 di Dubai. Quindi non si è discusso molto della sostanza del futuro accordo.

Purtroppo, i Paesi in via di sviluppo appoggiati dalla Cina, hanno minacciato di far saltare il banco del Mitigation Work Program (MWP) se le Nazioni più abbienti non avessero promesso di più sulla finanza climatica. Alla fine non c’è stato alcun compromesso. L’Agenda, infatti, è stata approvata solo perché i Paesi più ricchi hanno accettato di ritirare dall’agenda il MWP.

Il Global stocktake

Inoltre, poco prima dell’apertura della COP28, le Nazioni Unite pubblicheranno la prima valutazione biennale dei progressi globali per rallentare il cambiamento climatico chiamata “Global stocktake“. Il Global stocktake è un processo di due anni per i Paesi e gli stakeholders, al fine di analizzare l’andamento dei progressi collettivi per il raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo di Parigi.

Solo alla fine dell’estate, probabilmente, verrà reso noto il rapporto di sintesi sulla GST, l’atto finale del dialogo tecnico e il documento sul quale si innesteranno i compromessi politici.

Nabeel Munir, presidente del Subsidiary Body for Implementation dell’Unfccc, ha dichiarato:  «Il global stocktake  è uno dei processi più importanti in cui siamo impegnati collettivamente quest’anno. Il terzo e ultimo incontro del dialogo tecnico segna la fine della fase di valutazione tecnica del primo bilancio globale. Quello che avete fatto collettivamente non è solo rivoluzionario, ma anche una rivoluzione.»

Non ci resta che attendere la fine dell’anno.
Fonti:
https://en.wikipedia.org/wiki/2023_United_Nations_Climate_Change_Conference
https://www.rinnovabili.it/ambiente/politiche-ambientali/cop28-di-dubai-guida-completa/
https://www.cop28.com/en/thematic-program
https://greenreport.it/news/clima/alla-cop28-unfccc-di-dubai-i-lobbisti-dei-combustibili-fossili-dovranno-essere-riconoscibili/

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