La Giornata Mondiale dell’Alimentazione, conosciuta anche come “World Food Day” (WFD) è stata istituita dai Paesi Membri della FAO in occasione della ventesima Conferenza Generale dell’Organizzazione, per sensibilizzare l’opinione pubblica su povertà, dispersione idrica e fame.
È una ricorrenza che si celebra, ogni anno in tutto il mondo il 16 ottobre, con l’obiettivo di ricordare l’anniversario della data di fondazione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura – ossia FAO – istituita a Québec (Canada) il 16 ottobre 1945.
Dal 1981, il World Food Day è stato osservato, in più di 150 Paesi, con un tema diverso. Quest’anno quello centrale sarà “L’acqua è vita, l’acqua è cibo. Non lasciare indietro nessuno”.
World Food Day: quanta acqua sprechiamo?
L’ANBI – Associazione Nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue – delinea la seguente situazione: la Sicilia è sul podio per percentuale di territorio a rischio di desertificazione. A seguire: con il 70% il Molise con il 58%, la Puglia (57%), la Basilicata (55%). Tra il 30% e il 50% troviamo: Sardegna, Marche, Emilia Romagna, Umbria, Abruzzo e Campania; tra il 10% ed il 25%: Calabria, Toscana, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Veneto e Piemonte.
Invece, l’AEA – Agenzia europea dell’ambiente – stima che circa 1/3 del territorio europeo sia esposto a condizioni di stress idrico, in modo permanente o temporaneo. Paesi come Grecia, Portogallo e Spagna sono state vittime, tra le altre cose, di gravi siccità durante i mesi estivi, anche se la carenza idrica sta davvero diventando una piaga anche per Paesi come il Regno Unito e la Germania. In generale, le attività economiche nel nostro continente utilizzano circa 243 000 ettometri cubi (ii) di acqua all’anno.
Nel mondo, invece, stando ai dati emersi nel rapporto Splash – Percezioni, realtà e tendenze sul consumo d’acqua in Italia e sempre realizzato da The European House – Ambrosetti, si consumano circa 120 miliardi di litri d’acqua minerale.
In che modo si può porre fine allo spreco? Quali sono le iniziative nazionali (e non) per contrastare la dispersione idrica?
Le iniziative anti spreco
Tra le tante dobbiamo citare la Legge francese entrata in vigore nel non troppo lontano 2022, che obbliga tutti gli esercizi commerciali a fornire acqua potabile gratuita ai turisti e alla popolazione locale in generale.
Nello specifico, parliamo di una normativa volta a promuovere un’economia circolare, che ha come obiettivo: accelerare i cambiamenti legati al consumo e alla produzione, limitare qualsiasi tipo di spreco. Inoltre, la scelta tende essenzialmente a voler mettere fine alla commercializzazione degli imballaggi in plastica monouso entro il 2040.
In Italia, tra gli interventi attivabili, vi è di sicuro la creazione di impianti di protezione catodica, per disincentivare le perdite idriche.
La protezione catodica è una tecnica elettrochimica che promuove la salvaguardia di strutture metalliche esposte a un ambiente elettrolitico. Tuttavia, mentre per le condotte di gas, carburante e altri materiali infiammabili la protezione catodica è per legge obbligatoria, per le tubazioni dell’acqua essa è ancora a discrezione dei gestori, che spesso optano per il risparmio, senza badare alle gravi conseguenze delle loro scelte.
Inoltre, le maggiori associazioni europee che gestiscono l’irrigazione ed il consumo dell’acqua nell’agricoltura si sono unite nel 2017 per creare Irrigants d’Europe. Tra i vari membri troviamo l’Associazione Nazionale Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e Acque Irrigue (ANBI) unita alla spagnola FERNACORE, alla portoghese FENAREG e a IRRIGANTS DE FRANCE.
L’acquaponica come soluzione anti spreco
L’acquaponica potrebbe essere una valida soluzione anti spreco: è una pratica agricola mista che unisce l’idroponica e l’acquacoltura, per produrre verdure, erbe aromatiche e frutta.
Tra i vantaggi sono da tenere in considerazione il risparmio idrico, l’utilizzo di colture intensive in spazi molto ridotti, la mancanza di necessità di pesticidi e fitofarmaci.
Nel nostro Paese, alle porte di Roma, è stato inaugurato The Circle, il primo impianto acquaponico commerciale presente in Italia. La startup in questione, nata nel 2016, permette di risparmiare ben il 90% di acqua e di terra, senza avvalersi, tra le altre cose di concimi chimici.
Fonti:
https://greenreport.it/news/acqua/ecco-come-viene-consumata-e-sprecata-lacqua-in-italia/#:~:text=In%20Italia%20ogni%20anno%20si,miliardi%20di%20m%C2%B3%20l’anno.
https://www.inabottle.it/it/tendenze/consumo-acqua-italia-mondo
https://www.fao.org/world-food-day/communication-toolkit/en
https://www.eea.europa.eu/it/segnali/segnali-2018/articoli/uso-dell2019acqua-in-europa-2014#:~:text=Le%20attivit%C3%A0%20economiche%20in%20Europa,o%20inquinanti%2C%20comprese%20sostanze%20chimiche