venerdì , 22 Settembre 2023

“Bio in Cifre” (ISMEA-SINAB): in Italia cresce la superficie biologica con un incremento del 7,5%

Al 31 dicembre 2022 la superficie biologica italiana supera i 2,3 milioni di ettari con un incremento su base annua del +7,5%. L’aumento degli ettari coltivati bio è stato del 111% – oltre 1,2 milioni di ettari – con riferimento all’anno 2010. Nell’ultimo triennio l’incremento medio registrato di superfici bio è stato del +5,6% e ha riguardato al tempo stesso il numero di operatori biologici totali (+4,8%). 

Le aziende bio di maggiori dimensioni si trovano, nelle Isole (36,3 ettari) e nel Centro (33,3 ettari), mentre le aziende più piccole si collocano generalmente nel Nord e nel Sud d’Italia.

Il 2022 si presenta come l’anno della ripresa del biologico italiano anche nel comparto zootecnico.

Per quanto riguarda, invece, la distribuzione regionale degli operatori vede mantenersi invariato il primato della Sicilia con 14.072 operatori, seguita da Puglia e Calabria con 11.408 e 10.442 operatori. In totale, nel 2022 gli operatori certificati biologici superano le 92 mila unità. 

Questo è quanto è emerso dal rapporto “Bio in Cifre 2023”, curato per il Masaf dal Sinab (Sistema di informazione Nazionale sull’Agricoltura Biologica).

Analizziamo il documento nel dettaglio.

 

La distribuzione territoriale delle colture biologiche

L’analisi della distribuzione geografica conferma che, nel 2022, il 56% della SAU biologica nazionale si trova in cinque regioni: Sicilia (387.202 ettari), Puglia (320.829 ettari), Toscana (229.070 ettari), Calabria (193.616 ettari) ed Emilia-Romagna (193.361 ettari).

Tra queste, tornano a crescere a doppia cifra Sicilia (+71.055 ettari, +22,5%) e Puglia (+34.021 ettari, +11,9%), mentre l’Emilia-Romagna, (+9.782 ettari, +5,3%), si avvicina alla Calabria che perde superficie certificata (-3.549 ettari, -1,8%).

Rallenta rispetto all’te crescita dello scorso anno la Toscana che, segna solo un +1,7%. Guardando alle altre regioni, si rileva in positiva controtendenza, rispetto al 2021, l’andamento della SAU bio nella Provincia Autonoma di Bolzano (+10,1%), in Lombardia (+7,1%) e in Valle d’Aosta (+4,0%). Al contrario gli ettari coltivati in biologico diminuiscono di oltre il 2% fino al 5%, in Basilicata, Umbria, Friuli-Venezia Giulia e Molise (Tabelle 1.4 e 1.5 e Infografica 1.1). A livello delle macrocategorie colturali l’evoluzione delle superfici nel biennio 2021-2022 non è omogenea nelle diverse aree del Paese e nell’ambito di una stessa regione.

 

Allevamento: zootecnia 

Il 2022 si presenta come l’anno della ripresa del biologico italiano anche nel comparto zootecnico.

Nella maggior parte degli allevamenti biologici si registrano significativi aumenti: bovini (+10,5%), suini (+12,1%) e avicoli (con i polli da carne e ovaiole, +16,9%), che al 31 dicembre superano i 6 milioni di capi. Crescono anche i caprini (+7,3%), che nello stesso anno raggiungono i 107 mila capi, mentre risulta in lieve flessione il numero degli ovini ( -1,4%). Osservando l’ultimo triennio si manifestano alcune dinamiche di discontinuità che possono ricondursi all’evento pandemico.

Gli effetti della pandemia potrebbero aver ridotto gli investimenti da parte degli allevatori, determinando nel 2022 un aumento di numero di capi per i bovini (poco più di 12 mila capi); una sostanziale stabilità per i suini e una diminuzione dei caprini. Gli allevamenti ovini sono l’unico contingente che evidenzia un numero di capi in contrazione per l’intero periodo analizzato, mentre il settore avicolo mostra un trend di crescita positiva.

 

L’incidenza del biologico italiano

L’estensione della SAU nazionale risultante dall’ultimo Censimento ISTAT è di 12.535.357 ettari. Su questi, l’incidenza dei 2.350 milioni di ha di superfici biologiche certificate è del 18,7%. Rispetto alla soglia del 25% di SAU bio, obiettivo della Strategia Farm to Fork da raggiungere entro il 2030, l’Italia è a 6,3 punti percentuali di distanza. Sono già sei le regioni che hanno superato il target del 25% in riferimento alla propria SAU regionale: Toscana, Marche, Lazio, Basilicata, Calabria e Sicilia. L’elaborazione dei dati nazionali complessivi mostra che nelle aree geografiche, ogni 100 ettari di SAU sono biologici: 5,7 ettari nel Nord-ovest; 12,0 ettari nel Nord-est; 27,8 ettari nel Centro; 23,8 ettari nel Sud e 21,7 ettari nelle Isole. Le aziende agricole biologiche rappresentano il 7,3% delle aziende agricole totali con importanti differenze territoriali a questo livello di aggregazione. Il Nord-est e il Sud Italia si discostano da tale valore con una differenza massima del -1%, mentre l’incidenza delle aziende agricole biologiche raggiunge il 4,5% nel Nord-ovest, il 9,6% nel Centro del Paese e l’8,1% nelle Isole.

L’azienda biologica italiana tipo si caratterizza nel 2022 per una dimensione media pari a 28,4 ettari, dato che testimonia una superficie coltivata elevata se confrontata con gli 11 ettari mediamente riconducibili all’azienda agricola italiana. Le aziende bio di maggiori dimensioni si trovano nelle Isole (36,3 ettari) e nel Centro (33,3 ettari), mentre le aziende più piccole si collocano generalmente nel Nord e nel Sud d’Italia.

 

Gli operatori biologici in Italia

La distribuzione regionale degli operatori vede mantenersi invariato il primato della Sicilia con 14.072 operatori, seguita da Puglia e Calabria con 11.408 e 10.442 operatori. Queste tre regioni insieme raccolgono quasi il 40% degli operatori biologici nazionali. Sicilia e Puglia hanno contribuito significativamente all’incremento percentuale segnato dalla categoria dei produttori esclusivi biologici nazionali, registrando variazioni percentuali positive sul 2021 rispettivamente del 26,5% e 23,6%. Altre regioni hanno poi registrato incrementi interessanti sul 2021, tra cui Sardegna con +10,9% e Piemonte con +6,9%, seguite da Lombardia con +5,9% e Marche +5,6.

L’analisi dei dati nazionali relativa agli operatori, effettuata al 31 dicembre 2022, mostra un settore in positiva evoluzione, nonostante gli ultimi anni siano stati caratterizzati da un contesto fortemente instabile. Nel 2022 gli operatori certificati biologici superano le 92 mila unità: oltre il 7% di aumento, confermando il trend di crescita iniziato a partire dal 2010. I nuovi ingressi nel sistema di certificazione (+ 6.655 unità) nel 2022, hanno determinato un nuovo assetto della consistenza delle categorie di attività. I produttori esclusivi, che comprendono le aziende con attività dedicata alla coltivazione del fondo agricolo, e i produttori/ preparatori raggiungono in ordine le 68.605 e le 13.998 unità, registrando gli aumenti percentuali più significativi, rispettivamente del +10,1% e del +3,6%. Crescono, seppur in misura minore, anche gli importatori (+0,5%), superando nel 2022 le 580 unità, mentre si rilevano in leggera flessione i preparatori esclusivi (-1,1%), dopo anni di costante crescita.

 

Le aziende agricole

Nel 2022 in Italia le aziende agricole rappresentano l’89,0% del totale degli operatori biologici. Dall’elaborazione dei valori di incidenza per aree geografiche emerge che solo il Nord mostra valori di incidenza inferiori alla media nazionale mentre nel Centro, nel Sud e nelle Isole questo valore viene sostanziosamente superato. Guardando alle variazioni percentuali delle aziende agricole biologiche, il Sud e le Isole evidenziano le performance migliori, registrando un incremento rispettivamente del 8,5% e del 26,5% sul 2021. Crescono anche le aziende agricole bio al Centro e al Nord, seppur a livelli inferiori.

Il primato del Sud e delle Isole è collegato al maggior sviluppo di operatori biologici registrato in Puglia e in Sicilia, che hanno incrementato notevolmente anche il numero di aziende agricole bio, rispettivamente del 26,9% e 29,5%.

Di seguito la situazione campana:

 

 

In conclusione, per il biologico italiano, il 2022 si può considerare un anno di transizione verso un auspicabile rilancio del settore e della sua immagine verso nuovi equilibri e nuovi target di sviluppo.

 

Fonte:

https://www.ismeamercati.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/1%252Fc%252F5%252FD.62d84cb88698692e8cc1/P/BLOB%3AID%3D12685/E/pdf?mode=inline

Margherita Parascandalo

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