sabato , 2 Dicembre 2023

Riciclo e zero waste: le parole chiave per risparmiare in cucina

Per risparmiare in cucina una delle parole chiave è riciclo, che non è l’unico modo per evitare gli sprechi. Ridurre lo spreco di cibo è uno degli obiettivi dell’Agenda 2030.

Infatti, dietro la sua produzione c’è il lavoro di donne, uomini, purtroppo bambini, l’innovazione tecnologica, l’ingegno umano, oltre che ovviamente la terra, l’acqua, l’aria, il sole.

Risparmiare in cucina fa sì che non si vengano a creare degli squilibri a livello ambientale, sociale ed economico.

Riciclo, risparmio e zero waste sono quindi fattori interconnessi per economizzare a livello domestico; piccoli gesti per cambiare le nostre cattive abitudini, possono avere un grande impatto a livello globale.

Attenzione quindi dalla lista della spesa al modo in cui utilizzare il frigorifero. 

 

Quanto sprecano gli italiani in cucina? I dati 

Sono vari i motivi per cui sprechiamo cibo.

Spesso dimentichiamo la data di scadenza, compriamo troppi alimenti che non riusciamo a smaltire in tempi adeguati, cuciniamo in maniera spropositata rispetto a quanto siamo in grado di mangiare.

Le statistiche derivanti dallo spreco di cibo, sono lo specchio di una società volta al consumismo in generale. La situazione necessita di un cambio netto di direzione: un terzo del cibo prodotto, di cui il 45% frutta e verdura, viene sprecato.

In media le famiglie italiane sprecano 7 miliardi di prodotti, pari a circa due tonnellate di cibo. Come se ogni italiano gettasse ogni settimana 600 grammi di alimenti, soprattutto scarti di verdura e frutta.

La dispersione alimentare in Italia si traduce anche nelle spese per lo smaltimento dei rifiuti.

Ogni anno un italiano produce circa 65kg di rifiuti alimentari; 7 kg in più rispetto alla media europea, un divario che si traduce in costi maggiori per la catena di smaltimento.

Sono le stesse catene di distribuzione che generano maggiori sprechi, con dosi uniche e abbondanti.

 

Ma come fare per risparmiare in cucina?

Lo spreco di cibo inizia dalle nostre cucine, dalla spesa sbagliata che finisce irrimediabilmente nella spazzatura, anche se ancora commestibile, fino a un errato utilizzo di frigoriferi e congelatori.

Prima cosa da fare per risparmiare in cucina ed evitare lo spreco di cibo, è fare una spesa intelligente: evitare di comprare cibi che ancora abbiamo in dispensa, evitare di comprare prodotti in offerta se già li abbiamo e non siamo certi di consumarli nel breve periodo, soprattutto se si tratta di frutta e verdure fresche.

Impariamo a leggere le etichette: la FAO sottolinea come ci sia differenza tra “consumarsi entro” e “da consumarsi preferibilmente entro”. Nell’ultimo caso, si tratta di cibo ancora commestibile anche dopo la data indicata in confezione, a differenza del primo caso.

Un metodo per risparmiare in cucina è anche l’utilizzo del sottovuoto, servizio offerto da numerosi supermercati o che si può fare in casa propria acquistando l’apposito macchinario.

Congelare o riporre in frigo gli avanzi, è un ottimo modo per risparmiare in cucina e riciclare per ricreare ulteriori piatti. Nel caso in cui non vogliamo mangiarli, è una scelta sostenibile trasformare i rifiuti organici in fertilizzante per le nostre piante. Scelta utile è quella di pianificare i pasti della settimana.

Lo spreco anche dell’acqua 

Attenzione all’acqua per risparmiare in cucina, una delle risorse maggiormente sprecate.

Per sciacquare frutta e verdura, riempiamo una bacinella e lasciamole in ammollo, invece che sciacquarle sotto acqua corrente. L’acqua che rimarrà, riutilizziamola per innaffiare piante, scaricare il water o lavare i pavimenti.

Atteniamoci alla regola “brutto ma buono”: un frutto o una verdura leggermente ammaccati o non particolarmente rigogliosi, sono lo stesso buoni e ancora commestibili.

Per risparmiare in cucina dobbiamo anche fare attenzione ai metodi di conservazione.

In frigorifero, i cibi freschi, che sono anche i più sprecati, devono essere conservati a una temperatura di 4 gradi e riposti nel ripiano corretto per il mantenimento.

Posizionare gli alimenti più vecchi in avanti, ci consentirà di sprecare prima quelli che hanno bisogno di essere consumati, per poi raggiungere il fondo del frigo con alimenti più freschi.

Per quanto riguarda il freezer, ricordiamoci che devono essere conservati a una temperatura di -20 gradi.

I pasti, possono essere congelati a crudo o da cotti, in modo da poter venire riutilizzati fino a 3 mesi dopo la scadenza indicata in confezione.

Per risparmiare in cucina e salvaguardare il pianeta e le risorse, non dobbiamo far altro che far nostre piccole abitudini, atteggiamenti che tutti possiamo acquisire senza sforzo, per far si che gli obiettivi dell’Agenda 2030 siano sempre di più una realtà vicina.

di Morena Motariello

Fonti:
https://www.macrolibrarsi.it/speciali/come-ridurre-gli-sprechi-in-cucina.php
https://www.compagnia-italiana.com/abitudini-ridurre-spreco-alimentare-cucina/
https://www.lacucinaitaliana.it/article/in-primo-pianodecalogo-antispreco-cibo/
https://www.nonsprecare.it/spreco-di-cibo-sprechi-alimentari?refresh_cens

 

 

Controlla anche

Ecomondo: “La ricerca di un nuovo modello economico”. Il punto di vista di Mariano Serratore (ICEA)

Il 7 novembre 2023, alla 26esima edizione di Ecomondo, alle 14:30, presso il polo fieristico …