venerdì , 22 Settembre 2023
Foto di Corinna Schenk da Pixabay

Stoviglie di canna di zucchero e bamboo che si biodegradano in due mesi

Bicchieri, piatti e posate usa e getta, stoviglie di canna di zucchero e bamboo che si biodegradano in soli due mesi. Da un po’ di tempo, è possibile grazie a un materiale ricavato da un mix di due fibre. Che garantisce resistenza e anche convenienza economica. Per compostare il materiale, infatti, è sufficiente sotterrarlo. 

Il risultato eccezionale è stato ottenuto grazie all’impegno profuso da un team di ricerca statunitense della “Northeastern University” di Boston. Il prodotto messo a punto, oltre a rendere possibile la creazione di stoviglie monouso dal ciclo di vita breve, garantisce anche un’alternativa valida alla plastica comunemente usata.

Procediamo con ordine e scopriamo ulteriori dettagli riguardo le stoviglie di canna di zucchero e bamboo.

Le caratteristiche del materiale

La convenienza deriva dall’uso di una materia prima di origine vegetale disponibile in abbondanza a prezzi irrisori; ossia, dagli scarti della canna da zucchero. In futuro si potranno ricavare tonnellate e tonnellate di zucchero di canna grazie alla sue coltivazioni. Inoltre, per ogni 10 tonnellate di zucchero ottenute, si producono ben tre tonnellate di polpa. È proprio la polpa, insieme al residuo della macinazione, l’asso vincente per i ricercatori. Infatti, all’inizio, le sue fibre furono considerate troppo corte e di conseguenza fragili. Proprio per questo motivo, e dunque per risolvere il problema, sono state aggiunte quelle del bamboo.

Il risultato è stato un prodotto estremante resistente e valido per la produzione di stoviglie. Gli oggetti, a seconda di esigenze particolari, vengono poi plasmati sciogliendo e modellando nelle diverse forme il materiale.

Una decomposizione semplice e naturale

Il nuovo materiale, come già abbiamo accennato precedentemente, è facilmente compostabile. A differenza della plastica, che deve essere riciclata, o del PLA che richiede impianti industriali con temperature sopra i 60 C°, nel nostro caso, il mix si decompone sottoterra. Esso impiega 30 giorni per iniziare a deformarsi e 60 giorni per biodegradarsi senza lasciare tracce nel suolo. L’unico componente chimico è la cellulosa, che troviamo nell’erba dei prati o negli alberi.

Poche emissioni CO2

A coordinare il lavoro di ricerca presso la “Northeastern University” di Boston, è stata la ricercatrice Hongli Zhu. Giunta negli Stati Uniti nel 2007, rimase allibita dalla quantità di stoviglie usa e getta in plastica abbandonate anche durante i suoi seminari. Così, ha deciso di dedicare le sue energie per creare un’alternativa ecologica ed economica.

Infatti, per la produzione del materiale in questione viene emesso il 97% in meno di CO2 rispetto alla plastica polistirene.

Di conseguenza, il costo finale delle stoviglie di canna di zucchero e bamboo è molto competitivo rispetto alla comune plastica.

Margherita Parascandalo

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