Si celebra il 29 Maggio la Giornata internazionale delle forze di Pace delle Nazioni Unite.
La ricorrenza è stata istituita per commemorare e onorare tutti gli uomini e tutte le donne che hanno dato, e ancora danno, aiuto nelle missioni di pace in tutto il mondo.
Sono oltre 70 anni in cui le operazioni di pace delle Nazioni Unite sono strumento indispensabile per la comunità internazionale, per la risoluzione di conflitti sia tra Stati che all’interno di essi.
Giornata internazionale delle forze di Pace delle Nazioni Unite
Era il 2003 quando l’Assemblea generale delle Nazioni Unite con la risoluzione 57/129 scelse la Giornata del 29 maggio come Giornata internazionale degli operatori di pace delle Nazioni Unite.
Lo stesso giorno del 1948, fu inaugurata la prima operazione di peacekeeping delle Nazioni Unite, facendo nascere l’UNTSO – United Nations Truce Supervision Organization – . Questa segnò un’attività di monitoraggio della Palestina nel Giugno dello stesso anno.
Era il 29 Maggio 1948 quando il Consiglio di sicurezza, con la Risoluzione 50, chiese di cessare le ostilità in Palestina, affidando ai mediatori delle Nazioni Unite il compito di monitorare la tregua con l’assistenza di alcuni militari che avrebbero avuto il solo ruolo di osservatori.
Dal 1948 ad oggi sono state oltre 70 le missioni di mantenimento di pace; oltre il 95% delle quali ha come scopo principale proteggere i civili e proteggere i diritti umani.
Il tema di quest’anno
Ogni anno la giornata ha un tema. Quest’anno è “Onoriamo i nostri eroi”.
Dalla prima operazione dei caschi blu del 1948 ad oggi, sono state circa 3400 le persone che, purtroppo, hanno perso la vita, tra militari, genti delle forze dell’ordine e civili.
Attualmente sono attive 16 missioni in 4 continenti, tra le quali la più grande, che impiega più mezzi e persone, è quella presente nella Repubblica democratica del Congo, in cui sono impegnate 22.492 persone tra militari, civili e forze di polizia.
La situazione attuale: Guterres celebra i 75 anni della Giornata in relazione alle donne
In occasione del 75° anniversario della Giornata internazionale degli operatori di pace delle Nazioni Unite, António Guterres, Segretario generale delle Nazioni Unite, ha voluto fare il punto della situazione, sottolineando l’importanza del ruolo delle donne nelle missioni di pace.
Guterres ha ricordato come gli oltre 87.000 peacekeepers dell’Onu in tutto il mondo sono il faro di speranza e protezione per i civili, i più vulnerabili in un mondo sempre più pericoloso e incerto. Questi, ricorda Guterres, sono il cuore pulsante delle Nazioni Unite.
Il diplomatico fa anche presente come la crescente complessità dei conflitti, il ristagno dei processi di pace, la costante attività terroristica, la violenza delle bande criminali, fa sì che alcuni Paesi vengano sempre più martoriati dalla violenza.
Si sottolinea anche come il mondo digitale sia diventato luogo di odio, tensione, divisione e disinformazione.
I peacekeeper italiani
L’Italia partecipa attivamente alle missioni ONU. È primo fornitore in termini militari e di polizia altamente qualificata. Infatti, è molto attiva nella formazione di personale di polizia destinato a prestare servizio in missioni di pace. A Brindisi abbiamo la Base logistica delle Nazioni Unite, che fornisce supporto logistico a tutte le operazioni di pace dell’Onu, comprese le attività del settore informatico e delle telecomunicazioni.
di Morena Motariello
Fonti: Centrodeidirittiumani.it; Onuitalia; Unric.org; Lavocedinewyork.
di Morena Motariello