venerdì , 22 Settembre 2023
biodiversità nei parchi urbani
Foto di David Mark da Pixabay

Biodiversità nei parchi urbani: perché è importante preservarla?

Le aree verdi urbane e periurbane sono fondamentali per la qualità della vita dei cittadini. I parchi urbani (come anche i giardini, viali alberati) regolano il microclima migliorando il confort urbano, offrono spazi aperti per lo svago ed il benessere psico – fisico delle persone. Inoltre garantiscono il regolare deflusso idrico e riducono il rischio di dissesti, riqualificano il paesaggio urbano e sono degli habitat per specie vegetali e animali. Per quest’ultimo motivo è necessario preservare la biodiversità nei parchi urbani.

L’effetto del lockdown 

Come ha affermato Paola Brambilla, coordinatrice Comitato Giuridico Wwf Italia, durante il webinar tenutosi il 17 febbraio da Milano Vapore “Giardini Pubblici: importanza del verde nelle città del futuro”, vi è una interessante biodiversità nei parchi urbani.

Cince, pettirossi, assioli, gheppi, rondini, codirosso spazzacamino, civette, tanti scoiattoli e non solo. Il merito è anche del lockdown, che ha permesso alla natura di riprendersi i propri spazi. 

Proprio un anno fa, a marzo del 2020, i parchi svuotati dalle persone a causa delle misure restrittive, si sono ripopolati di animali. Inoltre è aumentato il numero degli insetti, incluse le farfalle, piante e fiori sono cresciuti indisturbati. In un parco a Milano sono comparse addirittura delle lepri selvatiche. Complice di tutto ciò è stato anche l’inizio della primavera.

La pericolosità dei pappagalli 

Ma è importante controllare la biodiversità nei parchi urbani in modo professionale e costante e non solo proteggerla.

Ad esempio, bisogna prestare molta attenzione al parrocchetto, una specie di pappagallo originario del sud – est del Sudamerica che nidifica stabilmente in Italia ed è una specie invasiva.

Come afferma la stessa Brambilla:

“L’aumento dei pappagalli va a discapito del picchio maggiore, il picchio rosso e l’assiolo, che sono nostre specie autoctone. I pappagalli sono competitori con le nostre specie, portatori di malattie che si estendono ad altre specie e generano danni enormi all’agricoltura.”

La partecipazione dei cittadini

Negli ultimi anni l’attenzione verso le aree verdi è cresciuta sempre di più.

Il ministero dell’Ambiente, nel 2017, ha emanato i criteri ambientali per la progettazione, la gestione e la manutenzione del verde. Nel 2020, poi, è stato introdotto l’accordo tra enti pubblici e privati a cui si aggiunge la partecipazione dei cittadini, i quali devono essere coinvolti nella progettazione.

Come afferma Giampaolo Berni Ferretti, il presidente di Milano Vapore, nei tre parchi storici del Centro di Milano – Sempione, Indro Montanelli e Guastalla – i cittadini partecipano attivamente alla manutenzione e alla pianificazione, sul modello di città come New York. Infatti, gli stessi city users, sono i guardiani migliori degli spazi verdi. 

L’Italia è tra i Paesi europei più ricchi di biodiversità: possiede la metà delle specie vegetali e un terzo di quelle animali attualmente presenti su tutto il territorio europeo. Un patrimonio per l’umanità che deve essere preservato adeguatamente.

 

 

Marianna Fierro

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